Pagelle seconda serata Sanremo 2024: Annalisa power hit, super Dargen. Mahmood da Eurovision, ma occhio a Emma

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Anche la seconda serata di Sanremo 2024 è piena di conferme e di piacevoli sorprese, con i brani che iniziano a delinearsi: ecco le pagelle

15 cantanti in gara, presentati dai restanti 15, e dei brani che via via iniziano a delinearsi. Questa è la seconda serata di Sanremo 2024, dove la gara corre via un po’ più rapida (l’orologio non è troppo d’accordo…). Ma ecco, in ordine di esibizione, tutte le pagelle, con una menzione speciale per la co-conduttrice Giorgia e per gli ospiti Allevi e Travolta.

Fred De Palma – Il cielo non ci vuole: il fatto che canti per primo permette di sciogliere i dubbi avuti ieri. Lui se la gode tutta e cerca punti per il Fantasaremo. Il ritornello, che parla di un amore un po’ tossico, entra in testa (Il cielo non ci vuole, pieni di rimpianti fino all’overdose) e il pezzo cresce, con il potere della scaletta e dei cinque caffè odierni che fanno effetto. A noi però continua a mancare il suo classico reggaeton. Ghali presentatore distratto (il microfono è lì, sul bavero) può solo accompagnare. VOTO 6 – 

Renga e Nek – Pazzo di te: resta da capire se è Renga a fare un feat con Nek o viceversa. La seconda esibizione salva, come la prima, solo la loro tecnica vocale e canora, che non può certo essere discussa. Il pezzo però non lascia né traccia né macchia. La cosa più divertente è l’annuncio e il disannuncio de La Sad. La giacca con il volto di Amadeus sarà uno dei momenti più trash di questo Sanremo. VOTO: 5+

Alfa – Vai: vorremmo dargli 10 solo per essere salito sul palco con la scopa (non è quella di Morandi, se l’è presa Mengoni). Alla seconda esibizione e dopo un ascolto streaming il pezzo dà tutta un’altra sensazione, risulta leggero, fresco e tanto country. E lui si diverte alla grande. Pezzo sì perfetto per i social, ma forse anche questo, nel 2024, conta. VOTO 6,5

Dargen D’Amico – Onda altala presentazione con il presentatore Diodato fa molto festa di compleanno a cui vorremmo essere invitati. Sul pezzo c’è poco altro da dire che non è già stato detto: il mix tra musica e messaggio funziona sempre di più, ascolto dopo ascolto. La sua è davvero un’Onda alta. E il ribadire quanto detto ieri, con frecciate alla politica, lo rende uno dei vincitori morali. La classifica può anche aspettare. VOTO 9

Il Volo – Capolavoro: l’energia della presentatrice Rose Villain un po’ ci illude. La canzone infatti continua a non arrivare e a essere un tentativo pop in un vestito lirico, che non sembra rispecchiare il titolo. Gianluca che dà i fiori a mamma e fratello sono un mix tra famiglia e Fantasanremo. VOTO 5 –

Gazzelle – Tutto quii Bnkr44 fanno un po’ di caciara anche presentando, ma forse iniziamo ad amarli anche per questo. Flavio se ne frega delle classifiche sugli outfit, con un casual che più casual non si può. Per di più conferma, con una canzone che arriva a chi deve arrivare, di volersi solo prendere, di prepotenza, la casella indie-pop. Mentre lui pensa a scappare un po’ da Roma Nord, noi già immaginiamo la torcia degli smartphone che si accende quando a un suo concerto partirà questa canzone. Ed è davvero Tutto qui. VOTO 7+

Emma – Apnea: La nuova ElettroEmma convince e ci piace sempre di più. Una canzone che ci toglie il respiro e ci tiene in Apnea per quanto vorremmo ballarla in loop, con i quasi scontati passaggi in radio. E tra l’altro la sua potenza vocale, in questa seconda esibizione, è venuta fuori tutta. Come ci si aspettava. Una queen che forse può dire la sua. VOTO 8,5

Mahmood –Tuta gold: In continua ascesa. Vedendo questa seconda esibizione, viene da pensare che, alla domanda Quante volte vuoi partecipare all’Eurovision, lui abbia risposto sì. Il pezzo infatti è perfetto per scenari e palcoscenici internazionali, ma occhio che può anche prendersi l’Ariston. Alla domande quante volte vuoi sbancare Sanremo, Mahmood cosa avrà risposto? La coppia con la Amoroso funziona. VOTO 9

BigMama – La rabbia non ti basta: il messaggio arriva sempre più forte e chiaro e la grinta con cui canta fa capire quanto il pezzo sia autobiografico. E tra l’altro sembra  a suo agio su un palco che sente davvero suo. In più si diverte e interagisce con il pubblico. L’intesa con Il Tre, ma soprattutto qurl  «Queer, amate liberamente» si incastrano alla perfezione in un quadro contro il body shaming e l’hating. Una piacevole scoperta musicale. VOTO 7

The Kolors – Un ragazzo Una ragazza: il napoletano e la femminilità di Angelina Mango accompagna alla perfezione una canzone che ci fa volare con la mente ad agosto e ai villaggi turistici. Viene quasi voglia di urlare Questa non è Ibiza. Un tormentone che spopolerà in radio e che ci farà ballare chissà per quanto. Il ritornello si appiccica, forse pure troppo. Tanto che sorge una domanda, lecita, ma non critica: non sarebbe stata l’occasione giusta, sulla scia del successo di Italodisco, di giocarsi altro per tentare il colpaccio, invece che un pezzo che sembra una sorta di fotocopia (venuta benissimo)? Forse a loro e ai loro fan, che già canticchiano sui social, va benissimo così. Agli animatori turistici ancor di più. VOTO 7,5

Geolier – I p’ me, tu p’ te: la presentazione di Fiorella Mannoi sembra un passaggio di generazione in generazione. Sul pezzo solo conferme, anche grazie a un’esibizione nettamente migliore. Un po’ la versione 2.0 di Cenere, ovviamente made in Naples e molto più urban. Il pezzo è frutto di un esperimento perfettamente riuscito, ma soprattutto è diretto molto ai giovani. Ed è per questo che il televoto puoi aiutarlo. I’p me, tu p’ te però fa ballare ( in questo Sanremo non si sta proprio fermi), anche chi Geolier non lo conosceva fino a ieri. Insomma, occhio a sottovalutarlo, perché le piattaforme sono già sue. VOTO 7,5

Loredana Bertè – PazzaSangiovanni ha ragione quando dice che si presenta da sola. Lei va dritta a ogni bivio e l’ovazione dell’Ariston è ancora una volta sua, con la platea che forse ha già scelto la sua vincitrice. La potenza del rock arriva ancor di più, con le leggere imperfezioni della prima serata che sono superate alla grande. L’interpretazione è orgogliosa, a testa alta, intensa e quasi liberatoria. L’inno di chi si sente libera di essere Pazza e lo rivendica. Ci dispiace quasi per chi non la capisce e la critica VOTO 8+

Annalisa – Sinceramente: Siamo onesti (anche dopo la mezzanotte, forse di più): dal primo ascolto ci chiediamo, Sinceramente, quando quando quando quando ce la leveremo dalla testa. La seconda esibizione è ancora più intrigante, femminile, ipnotica e intensa. E mentre siamo già nel suo Vortice, lei fa un passo avanti verso il podio. Ed è già power hit. VOTO 9,5

Irama – Tu no: la sua vocalità si conferma, e i giochi tra sound e orchestra funzionano bene. Ma, vista l’ora tarda, resta da capire se urlino più I Ricchi e Poveri nel presentarlo e incensarlo o si strugga più lui. Entrambi hanno comunque la fortuna di sfogarsi cantando. E a Irama auguriamo un amore a lieto fine. Magari il televoto lo aiuterà VOTO 6,5

Clara – Diamanti grezzi: lei è un diamante, per nulla grezzo e anche Giuliano Sangiorgi se ne è accorto. Il pezzo si conferma anche in questa seconda esibizione, soprattutto dal punto di vista ritmico e stilistico. E lei è sempre più a suo agio, dando la sensazione che questa partecipazione sia solo la prima di tante. VOTO 7+

PAGELLA SPECIALE GIORGIA: Dopo Mengoni, lei, quasi a volerci ricordare che le voci in Italia di certo non mancano. La sua presenza si nota un po’ meno, visto i cantanti presentatori, ma quando c’è si sente, con spigliatezza, ironia ed eleganza. E con il medley e la sua potenza si prende l’Ariston. VOTO 10+++

PAGELLA SPECIALE GIOVANNI ALLEVI: la standing ovation di tutto l’Ariston e la sua commozione saranno uno dei momenti più belli di Sanremo 2024. «Dopo la malattia, non ho fatto concerti per due anni. Non so cosa darei per suonare davanti a 15 persone, perché i numeri non contano. Voglio ringraziare i medici, gli infermieri e tutto il personale ospedaliero, ma anche l’affetto degli altri pazienti. Siete dei guerrieri, voi e i vostri familiari», parole che toccano in profondità come una lama, come il suo coraggio di chi non vuole arrendersi e la sua esibizione di altissimo livello e che ci porta oltre. Perché questa è la forza della musica. E della vita. VOTO 110 E LODE

PAGELLA SPECIALE JOHN TRAVOLTA: I balletti con Amadeus legati ai suoi film permettono di staccare un po’ dalla gara e strappano un sorriso. La gag del Ballo del qua qua con Fiorello è forse un po’ cringe, ma da show del sabato sera. E per un attimo siamo tornati A stasera pago io. A 69 anni John è ancora un gigante che sa come prendersi la scena. VOTO 10

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