Egocentrica Show di Maria Milella, un viaggio all’insegna di se stessi

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Egocentrica show, andato in scena a La Galleria Delle Arti, è stato un vero e proprio viaggio e percorso, all’insegna di se stessi

Ieri sera, nella bellissima cornice de La Galleria delle Artisita in Via Sabelli 2, a Roma, è andato in scena l’Egocentrica Show, con protagonista Maria Milella, accompagnata da tantissimi altri artisti. Uno spettacolo, tra teatro e musica, che è stato un viaggio molto intimo e personale. Un viaggio che ha avuto in due antipasti artistici un accompagnamento, che è sembrato quasi rappresentare una sorta di vera e propria persona fidata che ti supporta e ti prende per mano all’inizio di un percorso interiore, rendendolo ancora più prezioso.

La mostra delle illustrazioni di Viola Di Silvestre, curata da Greta Castagna, ha infatti rappresentato quel mix perfetto tra realtà e immaginazione, tra vita vera e un pizzico di oniricità. In questo clima si è inserita l’apertura del concerto di Solamente Camilla. La giovane artista, con la sua energia, la sua grinta, il suo spaziare tra rap e soul, ha affrontato e toccato temi importanti, come l’imprevedibilità dell’amicizia e dei rapporti umani, la manipolazione, una vita che scorre via troppo rapidamente e l’idealizzazione eccessiva di menti e corpi. Tematiche troppo spesso sottovalutate.

Illustrazioni di @violadisilvestre_art, curata da @kena_arts
L’esibizione di @solamentecamilla

Lo spettacolo di Egocentrica Show è stato arricchito da rappresentazioni e figure tanto estremizzate quanto paurosamente veritiere. La giornalista (magistralmente interpretata da Jeanne Parlato), con le sue domande scomode, taglienti, esagerate, provocatorie e dettate da senso di superiorità, e le comparsate mugugnate provenienti dal pubblico, non sono state altro che l’immagine di un costante concentrarsi sulle frivolezze, i pettegolezzi e sul sentirsi costantemente in diritto di giudicare, sentenziare e criticare. Un modo, intelligente e sottile, per far capire che, un dito costantemente puntato, finisce per mettere in secondo piano l’arte. Un arte che Maria Milella ha fatto con la sua musica, spaziando tra jazz e pop, la sua eleganza, la sua emotività, la sua voce e le sue capacità ironiche. Perché sì, come nella vita di tutti i giorni, tra una riflessione e l’altra, ci è scappata anche una risata.

Risata che però è diventa amara con un monologo che è stato incentrato sull’«Io esisto?» e «Ma chi sono davvero?», frasi e domande simboli do una vita tra palco e realtà, che può rappresentare un confine labile e, a volte, anche pericoloso. Un monologo che è arrivato dritto, come un pugno allo stomaco, e dove l’artista si è messa a nudo, mostrando le proprie fragilità e le proprie debolezze. Pensieri che magari molto spesso, vengono fatti bevendo un caffè, sotto la doccia e in delle notti insonni, ma che, questa volta, hanno avuto il loro pubblico e la loro platea. Un modo per non sentirsi soli, per imparare a prendersi cura di stessi e per cercare un supporto e un aiuto. Supporto e aiuto che può arrivare dall’Amore (commovente l’interpretazione di Daniele Messina). Amore che, all’inizio del viaggio, è apparso quasi come perfetto scenario di pettegolezzi e peccato, ma che, alla fine, è quello che serve per capire realmente e veramente chi si è quando i riflettori si spengono. Perché Per quanto l’amore possa o non possa esistere è la più bella delle bugie, il più studiato degli inganni, il più persuasivo dei discorsi.

E proprio alla fine di Egocentrica Show, quando le luci iniziano a essere soffuse, rimane solo un tavolino, con un adesivo, un microfono e uno specchio. Per chi scrive, quell’adesivo significa continuare sempre a credere nei sogni, soprattutto se sono frutto di passione e sacrifici. Ma quello specchio e quel microfono dovrebbero far capire a tutti che l’arte serve per guardarsi dentro, capire e amare se stessi. E far sentire la propria voce, magari dandola anche a chi non ce l’ha.

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