ESCLUSIVA MNN – Annachiara Cecere: «”Ti stupirò” nasce da una relazione che mi ha fatto male. La musica per me è terapia e motore. Fonti di ispirazione? Francesca Michielin e Giordana Angi. I social? Strumento potente, ma…»

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Lo scorso venerdì è uscito il suo ultimo singolo “Ti stupirò”: Annachiara Cecere si è raccontata ai microfoni di Movie ‘Ndie News

Il 28 marzo è uscito il suo ultimo singolo Ti stupirò. Un brano che racconta una storia d’amore che si caratterizza per dubbi e incertezze. Annachiara Cecere ha parlato di questa canzone, fortemente autobiografica, ma anche di molto altro, in un’intervista che ha concesso ai microfoni di Movie ‘Ndie News.

Com’è nato il singolo Ti Stupirò?

«Il brano è nato mentre suonavo la mia tastiera e mi rendevo conto di quanto quella persona mi avesse fatto stare male, sparendo completamente e lasciandomi la sua camicia come unica cosa che potesse mantenere un filo di connessione tra noi. È una riflessione su quanto le ferite possano diventare parte di noi, ma anche su come la musica possa trasformare quel dolore in qualcosa di positivo».

Il brano è ricco di figure metaforiche e spunti autobiografici: quanto è difficile trasformare le ferite in musica?

«Non è facile, perché si tratta di un processo che richiede una certa distanza emotiva per poter guardare le ferite con lucidità. La musica è terapeutica, ma non sempre è semplice riuscire a mettere in parole e note ciò che ci fa male. Tuttavia, credo che sia proprio attraverso la musica che riesco a superare e trasformare questi momenti difficili in qualcosa di bello».

Ballad struggenti, con testi che ruotano attorno ai temi dell’amore, dei rapporti interpersonali, delle difficoltà e delle ferite della vita: è questo il tuo genere musicale?

«Decisamente sì, ma mi piace anche sperimentare, proprio come nella vita. Cerco di esprimere ciò che sento in modo autentico, senza limitarmi a un solo stile o genere».

Ascoltando i tuoi pezzi sembra che tutti siano legati tra di loro, come se fossero singoli capitoli di una grande storia: c’è davvero questa sorta di legame?

«Sì e no. Sento che “Ti Stupirò” rappresenta un nuovo inizio, ma sicuramente ci saranno sempre delle sfumature del passato. Ogni canzone è un pezzo del mio percorso, ma non credo che siano tutti legati in maniera rigidamente lineare. Ogni brano ha una sua identità, anche se rispecchia parti di me».

Com’è nato il tuo amore per la musica?

«Sin da bambina, ascoltavo tantissimo Claudio Baglioni. La sua musica mi ha sempre affascinata, e da lì è nata la mia passione per il canto e per la musica in generale».

C’è qualche cantante a cui ti ispiri?

«Ultimamente, quando scrivo, mi ritrovo spesso a suonare accordi che mi ricordano brani di Francesca Michielin, Giordana Angi e altre fantastiche artiste. Loro mi ispirano molto, e apprezzo la loro autenticità e capacità di raccontare storie sincere».

Tu sei molto attiva sui social. Credi che questi siano uno strumento utile per gli artisti emergenti? Non possono essere un’arma a doppio taglio?

«Sono utili, ma solo se si ha la capacità di gestirli in modo equilibrato. I social possono essere uno strumento molto potente, ma bisogna essere pronti a non lasciarsi sopraffare dalle emozioni. È importante essere genuini, ma anche imparare a proteggere la propria emotività, senza mai rinunciarvi completamente. Ci vuole una buona dose di equilibrio».

Quali sono i tuoi progetti futuri?

«Spero di continuare a scrivere nuovi pezzi e di poter fare dei live. La musica è il mio motore, e voglio condividere la mia passione con il pubblico, continuando a crescere come artista».

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