Sanremo 2025, prima serata da 12,6 milioni di telespettatori, Carlo Conti: «Non faccio paragoni con il passato»

Terzo appuntamento dalla Sala Roof dell’Ariston. Analisi della prima serata e preparazione alla seconda: ecco la conferenza stampa di oggi
Analisi della prima con tanto di dati sugli ascolti, e preparazione alla seconda, con Damiano David superospite, Bianca Balti, Nino Frassica e Cristiano Malgioglio co-conduttori. Questa la terza conferenza stampa di Sanremo 2025. Ovviamente si parte dai numeri, dati da Marcello Ciannamea, Direttore Intrattenimento Prime Time Rai: «12,6 milioni di ascolto medio, pari a uno share di 65,3%. 9,3 milioni di ascolto medio, con 40,6% per il PrimaFestival, 2,3 milioni di spettatori per il DopoFestival, con 54,9% Sulle fasce d’eta, vince ancora un Sanremo giovane. Un po’ come gli scorsi anni, ma meglio non fare confronti».
«Prendo atto del risultato e ne sono contento. Non serve fare paragoni, non li ho fatti prima e non li faccio ora. Io voglio andare avanti così, fino a sabato. Il Papa l’ho contattato io, tramite lettera il 12 gennaio. La Rai non sapeva nulla. Il video è arrivato il primo febbraio, ma io sono stato in silenzio. Il ritmo? Ve lo avevo detto che serviva essere veloci con 29 canzoni in gara. Stasera e domani ci sarà più spazio per gli ospiti. I cambiamenti nel regolamento? Sono piccoli correttivi, che servono per provare a fare meglio. Credo che sia importante non perdere, nel confronto finale, i voti avuti durante tutte le serate. E penso che sia giusto non considerare la serata cover come parte della gara. Dubbi sulle scelte? I dubbi li abbiamo tutti, siamo esseri umani. Vedendo le playlist credo di aver scelto bene. Ci sono sapori e gusti diversi», ha detto Carlo Conti. «Voglio essere libero. Portare gioia, ironia e colore. Sono molto emozionato, anche se mi disturba che tutti, dopo tutti questi anni, mi chiedono come mi vestirò. Felice di essere qui e del risultato del mio amico Carlo. La mia carriera? Ho lavorato molto con le donne, perché io le amo e quando scrivo la mia testa diventa femmina. Io non uso mai la volgarità», ha dichiarato Cristiano Malgioglio. Gli fa eco Bianca Balti: «Non voglio essere qui come malata di cancro. Non voglio solo raccontare il dolore, perché comunque, ovunque ci giriamo, lo vediamo. Voglio celebrare la vita e voglio divertirmi. Voglio lanciare messaggi positivi. E il principale messaggio è: son ancora qua! Ho guardato la serata di ieri? Sì, e mi piaciuto tantissimo. Avrò degli abiti bellissimi e creati da dei bravissimi designer italiani». Travolgente l’ironia di Nino Frassica: «Anche io, come Malgioglio, sto pensando a come vestirmi. Ho chiesto a Carlo di fare un monologo, ma mi ha detto di farlo durante la pubblicità. La canzone più bella di Cristiano è quella scritta per Massimo Ranieri, quando Celentano ha lasciato la Mori: Perdere la Mori».
«Io sono molto contento di essere qui. Faremo un omaggio a Dalla, che per me è sempre stato un grande riferimento. Tra l’altro non sarò solo sul palco, perché con me ci sarà un grande talento. Quello che ho fatto con i Maneskin ci ha aperto a tutti un mondo. Ora mi devo prendere la responsabilità di tutto quello che faccio. Io sono cresciuto molto, soprattutto dal punto di vista del controllo delle emozioni. Per me essere qui è sempre un coronamento di un percorso», ha chiuso Damiano David.

Giornalista pubblicista, copywriter e ghostwriter. Sardo di nascita e romano d’adozione, cresce con le cuffie alle orecchie, tra un mare Di sole e d’azzurro e le difficoltà di Una vita da mediano. La passione per la buona musica come stella polare professionale, cercando di trasformare in parola le sensazioni e le emozioni che solo questa può dare. In una vita, che proprio come questo sito, è un apostrofo rosso tra le parole Movie e Indie.